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  • andreascarchilli

Urbanistica, diritto di edificare, rendita: il 13, 14 e 15 dicembre il convegno

Aggiornamento: 11 dic 2021


Il tema “Urbanistica, diritto di edificare, rendita”, con l’analisi dell’evoluzione dalla tendenza e dall’attenzione riservata all’espansione urbana a quella odierna alla rigenerazione, sarà al centro di un convegno organizzato nell’ambito delle iniziative di celebrazione del Novantennale dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, in tre giornate, il 13, 14 e il 15 dicembre prossimi. Al convegno si potrà assistere solo in diretta, su Zoom o in presenza al museo MAXXI di Roma dove fino al 19 dicembre è anche possibile visitare la mostra. Nella pagina dedicata all’incontro sono disponibili i link per iscriversi e assistere via Zoom. Il convegno è realizzato alternando interventi di presentazione e approfondimento con una minuziosa e vasta raccolta di documenti e materiale video. Omogenea è la struttura delle nove parti che si succedono nelle tre giornate. Dapprima sono presentati i fatti, rappresentati da leggi, pronunciamenti giurisprudenziali, esperienze di pianificazione, valutazioni tecniche formulate da esponenti dell’INU. Successivamente i fatti sono sottoposti al giudizio di un panel di esperti, invitati a confrontarsi per le specifiche esperienze che hanno compiuto in merito ad essi, a seconda dei casi all’interno della pubblica amministrazioni, nella libera professione, nella ricerca universitaria o ancora nell’espletamento di una funzione istituzionale.

Si legge nella presentazione generale: "La prima giornata si occupa dell’ampio arco temporale che va dalla costituzione dell’INU (1930), e soprattutto dalla legge 1150 del 1942 fino al 1982, ossia all’indomani della sentenza n. 5 del 1980 che sancì l’illegittimità di alcuni fondamentali contenuti della legge 10 del 1977. Nel corso di questo periodo, caratterizzato dalla ricostruzione postbellica e dalla grande crescita delle città dallo sviluppo economico, l’attenzione degli urbanisti e l’azione dell’INU era focalizzata sui dannosi effetti dell’appropriazione privata rendita fondiaria urbana e sulla individuazione di misure volte a realizzare un controllo pubblico sulla urbanizzazione dei suoli.

La seconda giornata è interamente dedicata agli anni ’90, caratterizzati dalla ripresa dell’attenzione da parte del Parlamento sulla riforma urbanistica e sui prezzi di acquisizione dei suoi per pubblica utilità. Il decennio inizia con alcune innovazioni legislative destinate a segnare l’evoluzione della pianificazione e gestione delle trasformazioni urbane anche nei decenni successivi, ma la questione del regime immobiliare resta irrisolta. In questi anni lo scenario operativo dell’urbanistica passa dalla regolazione dell’espansione alla gestione della trasformazione. Nella mutata situazione, l’INU aggiorna la propria posizione politico-culturale, elaborando proposte incidenti sul regime immobiliare attraverso il piano urbanistico e che indurranno molte Regioni a modificare, con proprie leggi, la forma del piano generale ed a innovarne i dispositivi di attuazione.

La terza giornata si addentra nelle innovazioni disciplinari e operative che hanno connotato l’evoluzione dell’urbanistica dai primi anni 2000, in concomitanza con la crescente rilevanza riconosciuta ak partenariato pubblico privato nella riqualificazione delle parti di città degradate e e la sempre più riconosciuta necessità di contrastare il consumo di territorio. Nelle mutate condizioni ambientali, economiche e culturali del Paese, cambiano ancora gli obiettivi che la pianificazione e gestione urbanistica è chiamata a perseguire, e quindi la cassetta degli attrezzi dell’urbanista si arricchisce di nuovi strumenti e di nuove tecniche utili per accompagnare l’effettuazione degli investimenti immobiliari indirizzando una quota significativa del valore creato verso il finanziamento della città pubblica".

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