“«Urbanistica»: un laboratorio di idee per la città”, di Michelangelo Russo, Valentina Vittiglio
[in PPC - Piano Progetto Città, in corso di pubblicazione]
La rivista Urbanistica costituisce, dal momento della sua fondazione (1932) e con l’avvio della serie storica (1949), un riferimento centrale per la cultura urbanistica in Italia anche oltre la popolarità dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. La rivista ufficiale dell’INU è stata storicamente concepita come un prodotto scientifico autonomo, aperto e innovativo, ben lungi dall’essere gestito o considerato come semplice bollettino o portavoce dell’Istituto, attraverso una impostazione che dagli anni ’40 è stata sviluppata con coerenza e rigore.
Nella sua storia, in particolare a partire dalla direzione di Adriano Olivetti e poi di Giovanni Astengo, la rivista è stata affidata a voci autorevoli e autonome dal punto di vista culturale e disciplinare, collegate al mondo accademico e universitario, con una grande attenzione per i temi di frontiera della ricerca scientifica e con sensibilità per le questioni emergenti della pratica urbanistica e professionale.
Una rivista dinamica nel proporre continui aggiornamenti del modo di pensare l’urbanistica e di concepire il progetto degli strumenti di piano, che ha avuto l’unico limite nella continuità editoriale con temporanee interruzioni nella sua storia pluridecennale.
Il contributo è incentrato, in particolare, sull’analisi gli ultimi decenni di Urbanistica (1994-2020): un periodo che pone in evidenza una tensione costante per una lettura del cambiamento in atto nei territori e nelle città italiane e per la definizione di una possibile geografia delle pratiche, utile per ripensare il ruolo del piano e dell’urbanista, attraverso i suoi strumenti culturali, tecnici e cognitivi.
In questo segmento temporale, la rivista ha dato voce ai più sensibili interpreti del sapere urbanistico contemporaneo, attraverso un’intensa lettura interpretativa di esperienze nel campo delle pratiche di produzione dei quadri conoscitivi, dei piani e dei progetti.
La storia della rivista degli ultimi 25 anni circa, traccia un percorso utile per sistematizzare i temi portanti del dibattito disciplinare italiano e delinea prospettive di ricerca innovative, con specifica attenzione per gli ambienti della formazione e della didattica, delle istituzioni e delle professioni.
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