“Esplorare la dimensione regionale. Figure e contesti tra gli studi per il Piano territoriale (1952-1958) e il Progetto pilota per l’Abruzzo (1958-1962)”, 2018, di Cristina Renzoni
[in Dellavalle Marilena, Vezzosi Elisabetta (a cura di), Immaginare il futuro. Servizio sociale di comunità e community development in Italia (1946-2017), Viella, Roma, pp. 67-83]
Il contributo si sofferma sulle relazioni che intercorrono tra le indagini territoriali condotte in seno all’INU in vista della pianificazione di scala vasta nella regione abruzzese nel corso degli anni Cinquanta e il Progetto pilota per l’Abruzzo che si svolge a cavallo tra la fine del decennio e l’inizio del successivo. Queste esperienze presentano numerosi elementi di sovrapposizione e di continuità, nella condivisione da un lato di alcune figure professionali e intellettuali di primo piano per la cultura urbanistica italiana del secondo dopoguerra, dall’altro di alcuni atteggiamenti nei confronti dell’analisi territoriale e delle rappresentazioni spaziali relative alla dimensione sovralocale dello sviluppo (economico, urbanistico, sociale) che in quegli anni si stavano sperimentando e consolidando in differenti contesti intellettuali e professionali. Osservati nella loro reciproca relazione, il progetto di sviluppo comunitario e le analisi urbanistiche sulla pianificazione regionale in Abruzzo evidenziano, nell’arco di un decennio, alcuni significativi elementi di innovazione e di contaminazione reciproca, sia a livello teorico che operativo, nell’approccio alla scala vasta. All’incrocio tra saperi e competenze, processi decisionali e reti di attori, sguardi “dall’alto” e “dal basso”.
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